|
|
Rituali
Mortis Livello 5
I
Rituali di Mortis sono più rari e più strettamente custoditi
all’interno del Clan che non quelli Taumaturgici tra i Tremere.
Diversi Cappadoci ne conoscono solo due o tre. I personaggi con Mortis
iniziano a giocare con un singolo rituale di primo livello.
Apprenderne altri occupa tempo e possibilità d’accedere a fonti
d’apprendimento.Tranne che non sia segnalato diversamente, i rituali
di Mortis richiedono che il giocatore tiri su Intelligenza + Occulto
con una difficoltà pari a 4 + livello del rituale. Essi occupano, di
media, 5 minuti per livello per essere compiuti con successo.Per
alcuni il periodo d’esecuzione è significativamente più lungo,
come indicato nella descrizione.
1
Rituale di V Livello inserito:
-
Camminare
attraverso il Sudario
Sviluppato
dai negromanti Giovanni, di recente Abbracciati nel Clan, questo
rito consente ad un Cappadocio di spingere la sua anima a seguire
la strada percorsa da un individuo quando muore, abbandonando il
suo corpo indietro e passando nelle terre della morte, ma con la
capacità di tornare nel piano fisico. Questo ritorno è permesso
focalizzandosi sugli eco spirituali lasciati all’interno del
cadavere non-morto (quegli stessi eco utilizzati nella Via della
Rianimazione Cadaverica).Ancora legata al corpo, l’anima del
Cainita non è in grado di viaggiare molto oltre all’oscuro
limbo delle anime perse. Paradiso ed Inferno (le ultime ricompense
dell’anima) non sono accessibili al praticante di Mortis. In
queste umide Terre delle Ombre, il Cappadocio può incontrare
fantasmi ed altre anime perse e può essere capace di ottenere
diverse informazioni o arcani servizi da loro.Questo rito non
dev’essere intrapreso con leggerezza. I fantasmi nel limbo sono
raramente felici di vedere i vampiri e un Cainita può scoprire
che i fantasmi di alcune delle sue vittime sono desiderose di
vendetta.
Sistema:
Il
vampiro deve intraprendere il rituale (che comprende
l’intonazione di incantesimi mentre ci si circonda di polvere
d’un sepolcro) dal crepuscolo sino alla mezzanotte, a quel punto
l’effetto prende corso. Un solo successo in un tiro
d’Intelligenza + Occulto permette allo spirito del vampiro di
separarsi dal suo corpo in maniera simile a ciò che avviene con
l’utilizzo di “Cammino dell’Anima” (Auspex 5). L’anima
è immediatamente spinta oltre la soglia tra la vita e la morte, e
giunge nell’orribile limbo delle anime perse. Il Narratore è
libero di descrivere quest’oscuro reame come preferisce. Alcuni
Cainiti hanno raccontato che esso è un’infinita landa coperta
da un’opprimente nebbia, altri come un buio riflesso del mondo
dei vivi, e così via. Il numero di fantasmi nell’area dipende
da quanto il Narratore decide che la zona sia infestata. Cimiteri,
campi di battaglia, ed ospizi sono di solito pieni di anime
perse.Lo spirito del Cappadocio può restare nell’Aldilà
un’ora per successo ottenuto nel tiro per attuare il rituale (o
finchè non decide di tornare). Il suo corpo resta vulnerabile
proprio come se usasse “Cammino dell’Anima”. Il Cappadocio
non può condurre indietro con sé nulla attraverso il Sudario,
salvo i propri ricordi.
|
|
|