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Mondo
delle Ombre
Ecco...
stanotte scoprirai la vera natura di quelle entità che chiami
Spettri. No... non ti preoccupare, non sarà come l'altra notte al
parco. E poi in fondo di che ti lamenti... quei lupacchiotti ti
hanno fatto solo un graffietto! Pensa cosa ti sarebbe successo se
non ci fossi stato io! Si, hai ragione... ti ci ho portato io nel
parco! Ok, scusa!
Comunque... nella lezione di oggi non ci saranno pericoli... ci saranno solo le mie parole; e le parole non possono
farti del male... forse.
Anticamente le barriere che separavano i vivi dai morti erano
molto più sottili e le Shadowlands non esistevano ancora come le conosciamo
oggi. I morti potevano tornare a visitare i vivi e i vivi potevano recarsi dai
loro cari estinti per ricevere consigli. In quest'era mitologica ci furono
personaggi come Gilgamesh, Orfeo, Enea ecc... Io stesso so di aver vissuto in quest'epoca
grazie ad informazioni esterne ma purtroppo non me ne ricordo. All'improvviso ci fu una
spaccatura, la Scissione, che separò il mondo dei vivi da quello dei morti, e
questa separazione fu sigillata dalla comparsa del Sudario. In quel momento
si manifestò nell'Oltretomba tutta la furia dell'Oblio, una forza che fino ad
allora era rimasta in disparte, seppur presente. La violenza del Scissione fu
tale che dall'Oblio stesso vennero generati i primi Malfean, con le loro
terribili zanne e artigli, intenti a seminare distruzione ovunque. Cominciarono
a scavare e a mordere il tessuto stesso dell'Oltretomba, creando dei cunicoli
lunghissimi e contorti e costruendosi delle tane in cui riposare e isolarsi nel
proprio dolore e nella propria furia. Fu così che venne creato il Labirinto,
i cui passaggi intricati conducono alla bocca stessa dell'Oblio.
Durante la Scissione, emerse dalla spaccatura tra i due mondi una figura chiave
per il futuro dell'Oltretomba, la Signora del Fato. Annunciò la venuta di una
grande guida, un viaggiatore chiamato Caronte, che avrebbe navigato il Fiume
della Morte e avrebbe condotto le anime dei defunti ai Lidi Lontani, fuori dalla
portata delle crudeli creature dell'Oblio. Caronte emerse dalle schiere di
defunti della caduta Micene. La Signora del Fato lo accolse e gli affidò
l'imbarcazione con cui avrebbe dovuto solcare da solo il Fiume della Morte. Egli
partì e lo esplorò in ogni anfratto per anni interi, fino a giungere alla foce,
dove il fiume si tuffava nel Mare senza Sole. A quel punto emerse dalle
profondità del mare l'Isola dei Rimpianti, che con i suoi terribili scogli era
inavvicinabile da chiunque. Ma la Signora del Fato aiutò Caronte ad insinuarsi
con l'imbarcazione e a raggiungere l'isola. Dopodiché gli rivelò la sua
missione: avrebbe fondato una città su quell'isola, e lì sarebbero giunte le
anime di tutti i defunti. Alcuni sarebbero stati pronti da accompagnare le
Entità Splendenti, altri invece sarebbero stati ancora troppo attaccati al regno
dei vivi per poter giungere subito alla loro destinazione finale. Lui avrebbe
dovuto vegliare su di loro e usare il suo potere sui Morti e sui Vivi per
facilitare questo distacco e il compimento del loro destino. Caronte vagò per le
Terre d'Ombra e condusse tutti i defunti versi la sua isola, dove lo accettarono
come loro signore.
Molti altri spiriti giunsero da lui, alcuni seguirono i suoi insegnamenti, altri
li rifiutarono e preferirono vagare da soli nelle terre dei morti, altri ancora
scelsero di tenere sott'occhio i vivi. Caronte decise che tutti avrebbero avuto
comunque diritto a raggiungere la loro vera meta, il vero aldilà, quindi
trasformò i suoi discepoli più fedeli nei primi Traghettatori. Con la comparsa
dei Traghettatori il Labirinto vomitò per la prima volta un gran numero di
mostruosi Spettri, che portarono la loro violenza contro la città di Caronte.
Dopo averli combattuti, alcuni Traghettatori si imbarcarono per navigare il Mare
senza Sole per stabilire una rotta sicura sulla quale condurre le anime alle
destinazioni a loro riservate dal destino. Questi Traghettatori vennero chiamati
Entità Splendenti, perché la loro esplorazione avrebbe illuminato il cammino di
molti altri.
La Signora del Fato apparve a Caronte una seconda volta dopo che le Entità
Splendenti furono partite, chiedendogli di scendere nelle profondità del
Labirinto per affrontare l'Oscurità Assoluta, l'Ombra stessa dell'Oblio. Caronte
accettò e si reco presso la Veinous Stair, cominciando a scendere portando con
sé solamente la sua falce e la sua lanterna. Dall'abisso nel quale si snodava la
scalinata risuonarono rumori di furiose battaglie, finché Caronte non tornò in
superficie con gli occhi infuocati come la sua lanterna, portando con sé un
antico fabbro fantasma chiamato Nhudri, che era stato tenuto prigioniero
dall'Oblio. Nhudri era un vero esperto nell'uso della forgia e gli venne dato
l'incarico di plasmare e modellare la materia del mondo dei morti.
Caronte suonò un grande corno per richiamare a sé i Traghettatori, e cominciò a
riferire del suo viaggio nel Labirinto. Descrisse l'Oscurità Assoluta e il fatto
che l'Oblio si stesse ingrandendo. Parlò di un gigantesco pozzo in cui venivano
fatti precipitare molti dei fantasmi che si erano rifiutati di diventare suoi
discepoli.
Tornarono le Entità Splendenti, riferendo che i Lidi Lontani erano luoghi reali
e non solo leggende e che vi si trovavano le anime di molti valorosi guerrieri e
donne del passato, che potevano godere dei frutti delle loro virtuose esistenze.
Caronte decise di partire di persona e si recò ali Lidi Lontani, un viaggio che
durò per molti anni.
Al tempo in cui la grande Repubblica di Roma venne fondata, Caronte fece ritorno
dai Lidi Lontani, portando con sé sette grandi segni che gli furono consegnati
dalle Entità Splendenti che erano rimasti sui Lidi Irraggiungibili per vigilare.
Con questi sette segni egli acquisì potere su tutti i defunti, divenendone
l'unico signore e giudice. Egli prese questi sette segni e li posizionò su un
altipiano ferroso, creando le pietre su cui costruire le fondamenta di una
grande città, il Seggio Eterno. Caronte prese le pietre più robuste dai resti
desolati delle grandi città del passato: Sodoma, Gomorra, Egitto, Gerico,
Babilonia, Troia, Atene, e Sparta. Costruì la grande città soprattutto ad
immagine e somiglianza di Atene e Roma: grandi piazze, strade ampie, monumenti
ai Traghettatori caduti. Al centro della città eresse un grande faro sulla cui
sommità pose la lanterna da lui usata per scendere nel Labirinto, in modo che
potesse illuminare la città, che fu chiamata Stygia.
Caronte fondò il governo di Stygia sul modello della Repubblica Romana. Fu
istituito un Senato formato da sette dei luogotenenti più fidati di Caronte.
Caronte stesso ricoprì la carica di Console. Sulle spiagge di Stygia vennero
costruiti dei templi assegnati alle Entità Splendenti, in cui potevano preparare
le anime prima di condurle ali Lidi Lontani. Vennero anche accolte numerose
delegazioni provenienti dagli altri Regni Oscuri, cioè i vari regni dei morti
dei vari continenti, soprattutto da quello africano. Come gli era stato indicato
dalla Signora del Fato, Caronte raccolse le decime da tutti i defunti che
giungevano alla sua Repubblica, chiedendo due monete per essere trasportati
lungo il Fiume della Morte. Chi non possedeva queste monete doveva offrire i
propri occhi. Questa usanza si trasmise in qualche modo al mondo dei vivi, che
cominciarono a seppellire i propri cari con due monete posizionate nelle loro
orbite. Caronte raccolse tutte queste monete e le consegnò a Nhudri affinché
forgiasse le prime armi e armature di Stygia. Nhudri creò tre oggetti: Siklos,
che divenne la nuova falce di Caronte e lo scettro del suo potere; Lumen, la
nuova lanterna di Caronte; e le Maschere dei Senatori. Poi prese un frammento da
ciascuna delle maschere e li usò per forgiare la Maschera di Caronte. Dopodiché
Nhudri si dedicò a creare una fitta rete di strade che si snodavano sia
all'interno di Stygia che all'esterno, fino a raggiungere le principali città
del mondo: la Britannia, la Gallia, Roma, la Tracia, Gerusalemme, Damasco,
l'Egitto, l'Armenia e l'Iberia. Stygia entrò nell' Età dell'Oro, in
contemporanea con la Repubblica di Roma. Caronte elaborò e presentò la dottrina
Lux Veritatis, ossia un progetto di recuperare e salvaguardare tutte le opere
più meritevoli dell'umanità. Anche se nel mondo reale sono andate distrutte, non
avrebbe permesso che lo fossero anche nel mondo dei morti.
Mentre nel mondo reale si stava raccogliendo un certo malcontento nei confronti
di Roma, la stessa cosa avvenne a Stygia. Apparvero i primi fuorilegge, i
Rinnegati, che attaccarono carovane di fantasmi e persino le imbarcazioni dei
Traghettatori mentre trasportavano le anime. Caronte allora istituì il corpo
armato degli Equites affinché scortassero i Traghettatori nell'esercizio delle
proprie funzioni. Oltre ai Rinnegati, Stygia dovette affrontare orde di Spettri
e una nuova minaccia: le anime dei barbari che avevano fronteggiato Roma e che
vedevano in Stygia la stessa autorità da saccheggiare e sconfiggere. Caronte
inviò un gran numero di Equites e scese in campo di persona impugnando Siklos.
Gli invasori furono respinti. Infine, nell'Anno di Nostro Signore 476, Roma
cadde sotto le invasioni barbariche. Roma e Stygia precipitarono nel caos.
All'apice di questa pazzia si sentì un boato tremendo nelle profondità del
Labirinto, Caronte diede l'allarme e ci fu l'eruzione del Primo Grande
Maelstrom. Stygia fu quasi completamente rasa al suolo, la Torre di Onice
(residenza di Caronte) fu data alle fiamme e gli Spettri invasero l'intera isola
come migliaia di ratti infestatori.
Dalle ceneri della Repubblica, Caronte stesso ricostruì la sua città. Caronte si
fece ora chiamare Imperatore, mantenne i suoi sette Senatori, che chiamò Signori
della Morte e gli affidò la giurisdizione sui vari tipi di anime che giungevano
nel regno dei morti, a seconda delle cause del loro decesso. Gli Equites e le
Legioni divennero il primo grande esercito di Stygia. I Traghettatori si
infuriarono vedendo le azioni di Caronte e non accettarono di servire qualcuno
che si era auto proclamato Imperatore. Abbandonarono i loro incarichi e non
servirono più né Caronte né i Signori della Morte. Caronte li bandì da Stygia e
fece in modo che i loro nomi venissero cancellati per sempre da qualsiasi
documento. Alcuni di questi Traghettatori divennero Rinnegati, altri se ne
andarono sui Lidi Lontani, altri ancora caddero vittime dell'Oblio. Nel
frattempo il controllo dei fantasmi era ancora lontano dal realizzarsi e alcuni
di essi cominciarono ad usare sempre più i loro poteri sui mortali, diffondendo
la paura nel regno dei vivi. Ci vollero secoli prima che l'ultimo Spettro
vomitato su Stygia durante il Primo Grande Maelstrom fosse ricacciato
nell'Oblio. Caronte festeggiò istituendo l'Ordine Imperiale della Falce. Nhudri
lavorò molto per ricostruire le strade e la Torre di Onice, fu eretto anche un
grande muro sul litorale dell'isola. Fu allora che dal mare giunsero le Navi
Dorate dei Pescatori, provenienti dai Lidi Lontani, i quali costruirono un
tempio su uno dei sette colli di Stygia e cominciarono a chiedere il pagamento
di decime. Caronte rifiutò e propose invece di dar loro tutte le anime che
desideravano raggiungere il Paradiso, in cambio delle Reliquie che i Pescatori
avevano con sé. I Pescatori accettarono e fu sottoscritto il Trattato del
Paradiso.
In contemporanea alle grandi Crociate nel mondo dei vivi, a Stygia si stava
rafforzando l'esercito e Caronte aveva istituito un nuovo ordine: la Gerarchia.
Oltre alle Legioni comparvero anche vari gradi di Cavalieri. Allo strato sociale
più basso si trovavano gli schiavi, legati con catene forgiate nelle fucine di
Stygia, e usati come manodopera o merce di scambio. Caronte decise inoltre di
organizzare i fantasmi che possedevano dei poteri particolari e fondò le Gilde,
ognuna specializzata in un particolare Arcanos. Caronte scrisse il Dictum
Mortuum, una legge che limitava l'utilizzo degli Arcanoi, soprattutto in merito
all'interazione con il mondo dei vivi, che era severamente vietata.
Nell'Anno di Nostro Signore 1347 una tremenda piaga si abbatté sull'intera
Europa e oltre. La Peste fece milioni di morti e quando Caronte vide la quantità
di nuove anime diede subito l'allarme. Infatti dopo poco ci fu l'eruzione del
Secondo Grande Maelstrom. Stavolta le difese dell'isola e della città
ressero.
Il capo dei Pescatori, l'Arcivescovo, chiese udienza a Caronte affinché fosse
ridotto il tributo che loro dovevano pagare a Stygia. I Pescatori erano un
gruppo molto potente, in possesso di un proprio esercito di Crociati e di
Vescovi della Morte. Caronte rifiutò, mandò allo sbando il loro esercito di
Crociati, e raddoppiò le loro imposte. Per lunghi mesi il Tempio dei Pescatori
rimase immerso nell'oscurità, finché ne uscì un esercito di Crociati diretto
alla Torre d'Onice. Ma uno dei Crociati li aveva traditi e aveva avvertito gli
Equites del loro imminente attacco. I soldati di Caronte ebbero facilmente la
meglio e appesero i Crociati al faro centrale, impiccati con catene di Stygia. I
loro corpi bruciarono per sette giorni. Caronte marciò con i suoi Equites verso
il Tempio dei Pescatori e vi trovò un gran numero di reliquie tenute nascoste,
in violazione del Trattato del Paradiso. Egli quindi inviò i suoi cavalieri più
fidati sui Lidi Lontani, affinché parlassero con le Entità Illuminate, ordinando
anche che tutte queste Entità che abitavano a Stygia li raggiungessero al più
presto. I Cavalieri tornarono rattristati dai Lidi Lontani, perché portavano con
sé delle notizie terribili. I Lidi Irraggiungibili non erano più come un tempo,
le Entità Illuminate avevano dimenticato le parole di Caronte e della Signora
del Fato e avevano trasformato quei luoghi in domini personali, piegando le
anime ai loro crudeli voleri, torturandole e creando ognuno il proprio inferno
personale. Caronte si rinchiuse nelle sue stanze e per intere settimane non
diede sue notizie. Infine Caronte si affacciò al proprio balcone e pronunciò la
Proclamazione della Ragione: tutti i Traghettatori chiamati Entità Illuminate
vennero condannati a non avere mai più udienza o assistenza nelle terre dei
morti. Inoltre, avendo abbandonato il cammino che conduce alla Trascendenza,
loro e i loro adepti sarebbero stati chiamati Eretici. Stygia inoltre si
impegnava a cancellarli dall'esistenza. Fu formato un grande Concilio degli
Inquisitori, il Magisterium Veritatis, i cui agenti dovevano scovare e catturare
o distruggere tutti gli Eretici che trovavano. Il loro braccio armato più famoso
fu l' Ordine dell'Occhio senza Palpebra, il terrore di chiunque si aggirasse
nelle terre dei morti.
Stygia stava attraversando un periodo molto difficile. I Rinnegati erano delle
mine vaganti al di fuori delle mura cittadine, gli Eretici si nascondevano
nell'ombra e cercavano di diffondere i loro sinistri culti, i cittadini
diventavano sempre più paranoici e denunciavano qualsiasi individuo sospetto
all'Inquisizione, per timore di essere sospettati loro stessi per primi, nessuna
imbarcazione salpava più verso i Lidi Lontani, nel bene e nel male. Da questa
situazione scaturirono tre Abomini. Il primo accadde agli inizi del 1500, quando
i Rinnegati si riunirono sul Delta del Fiume della Morte e attaccarono. Le
Legioni di Caronte combatterono valorosamente, ma i Rinnegati riuscirono ad
abbattere le difese della Torre di Onice e a saccheggiare un gran numero di
Artefatti, compresa la Lancia di Longino, usata dal centurione romano per
trafiggere il costato di Cristo crocefisso. Con un ultimo sforzo, i soldati di
Caronte riuscirono a scacciare la minaccia dei Rinnegati fuori dalle mura
cittadine. Il secondo giunse dall'interno di Stygia, e fu lo Scioglimento delle
Gilde. Alcuni capi Gilda, spaventati dall'attacco dei Rinnegati, cercarono di
strappare il controllo di Stygia dalle mani dei Signori della Morte, per poter
pensare da soli alle proprie difese. Il tentativo di usurpazione avvenne la
mattina del 6 Aprile 1598. Ma il loro fallimento fu decretato dalla debolezza
della loro unione. Ogni Gilda aveva degli interessi personali troppo forti e
quindi non furono mai unite sotto un'unica bandiera. Caronte quindi le dichiarò
fuorilegge e le sciolse. Il terzo giunse dalle terre dei vivi. In Europa era
iniziata una nuova era, fatta di esplorazioni, di invenzioni e del trionfo della
razionalità sulla superstizione. A Caronte giunse voce di un Nuovo Mondo,
scoperto dai navigatori mortali, e inviò le sue truppe ad indagare. Ma i
Rinnegati e gli Eretici si mossero per primi, viaggiando assieme alle navi
spagnole, giunsero nell’Oscuro Impero d’Ossidiana, retto da un unico fantasma,
Ix Chel. Accecati dalla possibilità di impadronirsi di un intero regno, i
Rinnegati e gli Eretici combatterono a lungo e alla fine sterminarono tutti i
fantasmi del nuovo mondo, gettandoli nell'Oblio. Un intero regno era stato
cancellato, e i crimini più efferati erano stati compiuti dagli Eretici. I tre
Abomini si concatenarono e quando il terzo fu compiuto ci fu l'eruzione del
Terzo Grande Maelstrom. La Tempesta sembrò impazzire letteralmente, separando
Stygia dal resto delle Terre d'Ombra. Il Sudario aumentò di spessore.
Con l'Illuminismo iniziò un'epoca fiorente nel regno dei vivi. Caronte uscì
dalla Torre di Onice e camminò per le strade di Stygia, sistemando personalmente
le rovine causate dal Terzo Grande Maelstrom. Fece anche un censimento di tutti
i liberi cittadini di Stygia, mentre raccolse i fantasmi dispersi e li fece
diventare schiavi al servizio di Stygia, costringendoli a scavare nelle pareti
che costeggiavano la Veinous Stair.
Caronte viaggiò a lungo, accompagnato dalle sue Legioni, e fece costruire la
prima Necropoli, in corrispondenza della città di Londra. Ben presto seguirono
anche Roma e Parigi. La Quinta Legione si recò nel nuovo mondo e fondò le
Necropoli di Boston e Philadelphia.
Con l'avvento della Rivoluzione Industriale, anche Stygia cambiò il proprio
volto. Strani e giganteschi macchinari cominciarono ad essere attivati, mentre
ciminiere vomitavano fumo nero nel cielo della città. Stygia era in fermento, ma
i fantasmi avevano dimenticato le Passioni che li legavano al mondo dei vivi e
venivano usati solamente per lavorare e produrre ricchezza e benessere per
Stygia e per i Signori della Morte. Il Sudario aveva raggiunto uno spessore
incredibile, fino quasi a separare del tutto i due mondi. Ad un certo punto
avvenne l'incredibile: Caronte si recò nelle Terre d'Ombra e cominciò a svanire
nel nulla. Tornò in fretta a Stygia e non disse a nessuno di questo evento.
Incaricò un pugno di fedeli Inquisitori di scoprire la verità e questi gli
riferirono che le sue Catene(Fetter) erano stati distrutti e che quindi non
poteva più circolare liberamente nelle Terre d'Ombra. Decise allora di ritirarsi
nella Torre di Onice, affidando le Terre d'Ombra ai Signori della Morte, che
cominciarono a governare come tiranni ambiziosi e interessati soltanto al potere
personale.
Il 1° Agosto 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale. Il sangue scorreva a fiumi
in Europa e Stygia non era più in grado di contenere tutte le anime dei defunti.
Vennero costruiti dei ponti che conducevano ai sette colli che circondavano la
città, affinché vi venissero costruite delle altre cittadelle che li
ospitassero. Verso la fine del conflitto ci fu l'eruzione del Quarto Grande
Maelstrom. La Gerarchia fu richiamata dai Signori della Morte e riuscì a
difendere la città dagli Spettri, le mura ressero ancora una volta. Tuttavia
l'espansione dell'Impero era stata tale che era impossibile proteggere allo
stesso modo tutte le Necropoli, infatti vennero invase da un gran numero di
Spettri particolarmente pericolosi perché in grado di sembrare normali fantasmi.
Caronte emerse dalla Torre di Onice e guardò il suo Impero. Offrì grandi
ricompense a chiunque si fosse preso l'incarico di sterminare gli Spettri.
Nacquero così i cacciatori di Spettri che si spinsero fino nelle profondità del
Labirinto per distruggerli. Scoppiò la Guerra dei Morti continuò a lungo e si
accompagnò a numerosi eventi come la caduta dello zar in Russia, i massacri in
Spagna, la miseria della popolazione in Germania.
Emersero figure come Hitler e Stalin. Caronte dichiarò guerra all'Imperatore
dell’Oscuro Impero di Giada, che aveva saccheggiato numerose Necropoli, e inviò
un'intera flotta verso il Pacifico. Scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e, quando
vennero sganciate le atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il più terribile degli
eventi si abbatté sull'intero Oltretomba. Il Quinto Grande Maelstrom esplose con
una furia e una violenza inaudita, investendo le Necropoli e distruggendo strade
e altre vie di comunicazione. Per anni interi non fu possibile viaggiare da una
città all'altra, a causa delle centinaia di tempeste minori che infuriavano al
di fuori delle mura cittadine. Questo Maelstrom fu talmente forte da risvegliare
dal suo sonno millenario il Malfean Gorool, che emerse dalla Tempesta e si
diresse verso Stygia. Molte imbarcazioni furono inviate, ma vennero tutte
distrutte dal mostruoso Mainato. Caronte allora si tolse la Maschera, impugnò
Sicklos e salì sulla piccola imbarcazione donatagli dalla Signora del Fato. Si
recò nella baia di Stygia in attesa di Gorool. Lo scontro fu terribile, finché
Caronte non creò un gigantesco gorgo nell'acqua e vi sprofondò assieme a Gorool,
scomparendo nel nulla. Nessuno dei due fu mai più rivisto.
NB.: Quanto avete appena letto è una ricostruzione degli avvenimenti dei cinque Maelstrom.
Come alcuni sapranno ve ne è un sesto che
ha introdotto il risveglio e la morte di Ravnos, la nascita dei cosiddetti
"Walking dead" e dei Cacciatori capaci di viaggiare nel mondo dei morti.
Quest'ultima parte non verrà presentata in dettaglio oltre quanto appena
accennato per lasciare a Narratori e Giocatori ogni altra possibile scelta sugli
avvenimenti accaduti sul Mondo dei Vivi e quello dei Morti. Ringrazio per
tutto questo Atbaratan e la redazione di Kaine Shadow.
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