Rituali
Mortis Livello 1
I
Rituali di Mortis sono più rari e più strettamente custoditi
all’interno del Clan che non quelli Taumaturgici tra i Tremere.
Diversi Cappadoci ne conoscono solo due o tre. I personaggi con Mortis
iniziano a giocare con un singolo rituale di primo livello.
Apprenderne altri occupa tempo e possibilità d’accedere a fonti
d’apprendimento.Tranne che non sia segnalato diversamente, i rituali
di Mortis richiedono che il giocatore tiri su Intelligenza + Occulto
con una difficoltà pari a 4 + livello del rituale. Essi occupano, di
media, 5 minuti per livello per essere compiuti con successo.Per
alcuni il periodo d’esecuzione è significativamente più lungo,
come indicato nella descrizione.
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Rituali di I Livello inseriti:
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Ultima
Visione
Questo
rito permette ad un Ladro di Cadaveri di guardare negli occhi d’un
cadavere (assumendo che siano ancora intatti) e vedervi l’ultima,
statica immagine che la persona ha visto mentre era ancora viva. Il
rito prevede l’estrazione di quell’ultima visione dagli occhi
stessi, un processo che consuma gli organi, lasciando le orbite vuote
e scavate. Il ritualista deve avere accesso almeno ad un occhio (così
scheletri o salme da cui il tenero tessuto sia stato consumato dagli
animali non sono utilizzabili). Come poi egli impieghi i bulbi
oculari, dipende da versione a versione. In alcuni casi, il Ladro di
Cadaveri mangia gli occhi stessi, in altri, egli fa colare poche gocce
di Vitae su di essi che imputridiscono all’istante. In ogni
caso, il rituale non può essere usato due volte su uno stesso occhio,
cosicchè esso può essere utilizzato solo due volte su un cadavere.
Sistema:
Il
giocatore effettua un tiro normalmente, mentre il Ladro di Cadaveri
spende 5 minuti officiando il rituale. Con anche un singolo successo.
il personaggio vede l’ultima immagine che il defunto ha visto prima
di morire. Il rituale non conferisce alcuna visione particolare
dell’ultimo stato mentale del soggetto, né un’analisi dell’immagine
che appare. Sebbene molte persone chiudano i loro occhi per il grande
sforzo, l’ultima visione non è mai d’oscurità; essa sarà
l’ultima cosa vista prima di chiudere gli occhi. Successi aggiuntivi
possono fornire maggiori dettagli a discrezione del Narratore.
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Vivificare
la Fredda Vitae
Gli
studiosi Cappadoci spendono molto del loro tempo distanti dai vivi in
mezzo ai morti. Questa pratica può rendere difficoltoso procacciarsi
sangue vivo, ed il sangue dei cadaveri perde la sua potenza piuttosto
rapidamente per essere davvero utile dopo poche ore. Grazie a questo
rituale, il vampiro può rinvigorire la Vitae racchiusa in una salma
ormai fredda per permettergli di cibarsi senza cacciare una preda
viva. Il sangue freddo creato in questo modo è considerato una cosa
disgustosa per alcuni Cainiti, una prelibatezza invece per altri.
Sistema:
Il
vampiro deve aver accesso ad un cadavere umano integro (o che lo sia
per la maggior parte comunque) e che abbia ancora una sostanziale
quantità di carne attaccata, non importa per quanto imputridita. Il
rituale viene realizzato in mezz’ora e rigenera un numero di Punti
Sangue pari al numero di successi ottenuti dal giocatore nel tiro
d’Intelligenza + Occulto. Tale sangue freddo agisce come la normale
Vitae mortale, tranne per il fatto che consumarlo procura ben poco
piacere al vampiro. Il sangue freddo rimane fresco solo per una
scena.Il rito trasforma i fluidi imputriditi del cadavere e ciò rende
tale corpo inutile ai fini delle altre arti di Mortis (inclusa la Via
della Rianimazione Cadaverica). Proprio per questo, diversi studiosi
Cappadoci mantengono una minima scorta di cadaveri putrefatti per il
loro nutrimento e conservano i cadaveri più pregiati per la
sperimentazione.
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