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Tegyrius
[Assamiti]
Nei
giorni in cui la vita scorreva in lui, Tegyrius cavalcava con
l’esercito di Alessandro il Grande. Dapprima ufficiale di
cavalleria, fu forzato a svolgere il compito di tribuno e di
ufficiale di collegamento con i mercenari quando la sua monta
cadde e gli spezzò una gamba. Ricevette il Sangue da un
innominato Infante di Haquim che sosteneva di ricordare le notti
della Seconda Città e il ruolo che i giudici avevano giocato.
Tegyrius assunse per se tale ruolo, vagando per il mondo per
secoli, servendo come un anonimo arbitro neutrale in innumerevoli
dispute tra Cainiti e mortali. Alcuni antichi Ventrue e Malkavian
ricordano la sua presenza presso la Corte di Giustiniano,
osservando mentre l’imperatore codificava il Diritto Romano.
Altri Cainiti ricordano la sua presenza in più tardi eventi: le
sanguinose battaglie sopra Costantinopoli, nelle quali calava tra
i giovani vampiri come un lupo famelico, uccidendoli con un
apparente disprezzo per le sue vittime.
Dopo il sacco di Costantinopoli nel 1204, Tegyrius servì un
periodo come Visir prima di scomparire per parecchi secoli. Alcuni
rapporti lo credevano in torpore in una dimenticata fogna di Roma,
mentre altri affermavano che si era recato a est alla ricerca di
quella conoscenza che Saulot vi aveva un tempo trovato. Qualunque
fosse la verità, riapparve in Francia nel tardo 17° secolo in
compagnia dei membri sopravvissuti della sua Coterie del suo
periodo Bizantino. Dopo aver sistemato qualunque affare aveva
riunito quel disparato gruppo di anziani, si recò ad Alamut, su
richiesta del Visir per reclamare il Seggio delle Polveri e delle
Ossa al Concilio delle Pergamene.
Nel 1801, i Visir elessero nuovamente Tegyrius per guidarli.
Rimase ad Alamut per la maggior parte dei successivi due secoli,
sebbene nella seconda metà del 20° secolo compì sporadici
viaggi presso la Corte Mondiale in Olanda. Le inaspettate
sconfitte nelle elezioni a Visir del 1927 e del 1990 scoraggiarono
Tegyrius, ed entrò in torpori lunghi un mese in molte occasioni.
Il risveglio di Ur-Shulgi e la sua successiva assunzione del
potere galvanizzarono Tegyrius all’azione. Mentre la venerazione
verso Haquim era accettabile per il Visir, la cieca adorazione di
lui come un dio genocida andava contro ogni eredità della Seconda
Città. Scrollandosi di dosso il letargo di secoli, cospirò con
al-Ashrad per mettere di fronte gli Infanti di Haquim alla prova
della loro eredità, a lungo ignorata, di giudici e difensori dei
mortali. Molti Infanti su entrambi i lati dello Scisma lo
considerano come uno dei principali architetti di quella rottura.
Oggi, Tegyrius è saldamente trincerato nel campo degli
scismatici. Non si conosce il luogo esatto dove ora si trova,
presumibilmente agisce come protezione contro i lealisti di
Ur-Shulgi, ma la sua mano è visibile in ogni città della
Camarilla che accoglie gli scismatici. Alcuni visir che erano
vicini a Tegyrius prima che assumesse il mantello del Visir,
sussurrano che uno dei suoi antichi amici ora siede al Concilio
Interno della Camarilla e che il tentativo di al-Ashrad per
allearsi con la Camarilla sarebbe fallito se non fosse stato per
le conoscenze del Visir. Fino a oggi nessuno ha avuto il coraggio
di indagare direttamente sulla fondatezza di questi pettegolezzi.
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