Cultivation
Una
delle pochissime discipline che viene evitata dai Kuei-jin. Evitata
insieme alla Lacrima del Drago per il grande coinvolgimento che può
avere con il proprio P'ò. Coltivazione permette a coloro che ne
imparano i segreti ad entrare in comunione o ad influenzare il
demone interiore. Un potere terrificante se usato in modi
inappropriati ma forse necessario data l'Era oscura in cui i
Kuei-jin sono piombati.
Scrutinare
Il Kuei-jin è in grado di aprire un dialogo con il proprio P'ò
o quello di un'altra creatura. Questo dialogo permette al Kuei-jin
di poter acquisire alcune informazioni. Se il vampiro usa quest'arte
su se stesso può tentare di aumentare la difficoltà sulle prove
legate alla natura Fuoco, Onda o Ombra. Se ottiene un discreto
numero di successi(3+) nella prova di Percezione+Hun(diff 7) il
vampiro riesce ad aprire il dialogo con il P'ò. Dialogo che può
portare il Kuei-jin al recupero di informazioni importanti legati
alla natura stessa. Il cattivo *carattere* del Demone però potrà
rendere difficile questo dialogo. Se il Vampiro decide di usare
questo potere su una creatura soprannaturale ed ottiene diversi
successi può riuscire a recuperare informazioni importanti
relativamente al Sentiero, alle Virtù, alle Alienazioni Mentali e
simili della creatura stessa. Se usato su di un mortale invece può
fornire informazioni sulla natura base della vittima, corruzione,
seduzione, ect.
Separare
il Demone
Il maestro è in grado a questo punto di dividere i suoi
pensieri, le due anime che contraddistinguono il suo essere. Facendo
questo, separa il P'ò liberandolo dal corpo materiale che lo
imprigiona e mantenere l'Hun come unico filo conduttore
dell'involucro di carne. Le due entità così separate hanno modo di
agire indistintamente e contemporaneamente negli ambiti di loro competenza,
purtroppo, la natura distruttrice del P'ò rende questa tecnica
estremamente pericolosa, il Demone farà e vorrà fare tutto ciò
che è in suo potere per portare Caos e Distruzione, anche se è
solo un'anima spirituale. Per ovvie ragione è possibile anche il contrario.
Mantenere il P'ò nel corpo e l'Hun come anima.
Stimolare
il Demone
Il maestro di questa tecnica è in grado di manipolare ed
interagire con le Anime che compongono il corpo di ogni essere, è
in grado di separarle o di soggiogarne una mettendo l'altra in una
situazione di predominio. Cosa accade al corpo è dipendente da
quale tipologia di anima ha preso il sopravvento. Se l'Hun è
l'anima che prende il sopravvento, la vittima è spaesata,
impaurita, risulterà facile manipolarla, renderla schiava. Se
l'anima predominante invece è il P'ò questa entra automaticamente
nella natura fuoco, distruttrice e portatrice di caos. Se le due
anime fossero di pari livello allora inizierà un duello interiore
per chi prenderà il sopravvento sul corpo. L'uso di questo potere
su creature soggette alla Bestia le indurrà direttamente in
Frenesia, negli umani invece li terrà soggiogati come cuccioli
impauriti.
Soggiogare
il demone
Il Maestro è padrone del proprio essere demoniaco. E' in grado
di sottomettere il proprio P'ò subordinandolo ad attività di
intimidazione delle creature inferiori ed essere all'erta contro
eventuali nemici. Non ci sono molte cose che fanno arrabbiare un P'ò
ma questo potere di certo è una di queste. Farlo arrabbiare non è
certo una mossa saggia e soggiogarlo potrebbe mettere in serio
pericolo il Kuei-jin.
Due
diventano uno
La forza di quest'arte è separare l'Hun dal P'ò ma con questo
potere, il Cataiano è in grado di fonderle insieme, raggiungendo
l'espressione culminante della forza del Fuoco, dell'Onda e
dell'Ombra senza doversi preoccupare troppo delle eventuali
ripercussioni. Il Cataiano soggetto a questo potere è in grado di
sfruttare la forza delle Arti Demoniache mantenendo salda la propria
anima Hun. Questo potere porta al cataiano anche altri vantaggi, tra
cui il fatto di avere *due* menti distinte, quindi poteri mentali
dovranno essere fatti due volte, ed il fallimento anche di uno solo
equivale comunque a fallire.
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