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La Luce del giorno si ritira, le tenebre avanzano.

"La più grande paura è quella dell'ignoto…la paura della morte. Tu non puoi sapere da dove arriverà, ma io, mio caro amico, so dove andrai, perché sono stato lì. Potrei portartici ora, ma non ti piacerebbe ciò che troveresti. Quindi mi limiterò ad insegnarti bene cosa aspettarti!

Come tutto ha inizio...
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Golconda

La maledizione che colpisce i figli di Caino ci è sempre sembrata insormontabile. La Bestia è forte, e la Sete ci consuma nel corpo e nello spirito, portandoci in breve alla follia, o lasciando che gli anni ci riducano a desolati assassini.Tuttavia alcuni Cainiti hanno scoperto un modo per riuscire ad arginare la piaga della maledizione e scorpire quindi il modo migliore per sfruttare a pieno la nostra forma vampirica : si tratta del raggiungimento di una particolare condizione spirituale detta Golconda.
I Cainiti che raggiungono Golconda possono finalmente controllare pienamente la Bestia, anche se il prezzo è una coerenza totale ai loro codici di vita. Ma credo che sia meglio chiarire la questione attraverso una spiegazione strutturata dei dati che ho raccolto assieme ai miei seguaci su Golconda.
Tutti noi siamo legati, in un modo o nell'altro, a un determinato sistema di valori e principi di tipo filosofico da cui ci lasciavamo guidare nella nostra vita precedente. Anche senza accorgercene siamo rimasti legati a questi valori durante il nostro Cambiamento. Ogniqualvolta compiamo azioni che vadano contro questi valori, che, per volontà cosciente o meno, ci appartengono, la nostra coscienza e la nostra morale ci si rivoltano contro, indebolendo le nostre certezze. Tra queste, vi è quella di poter controllare la Bestia. Ora, perdendo gradualmente la forza di sostenere le idee umane, perdiamo anche la forza per controllare la Bestia, ed essa prende lentamente il nostro controllo. Queste sono le modalità riguardanti la nostra discesa negli abissi bestiali.
Esistono diversi modi per combattere questa discesa che col tempo diventa quasi inesorabile, soprattutto a causa dell'indebolimento delle nostre possibilità di nutrimento attraverso il semplice sangue umano. La nostra natura diventa infatti sempre più violenta e disumana per necessità.
Tuttavia, ciò è arginabile attraverso uno stretto attaccamento a una filosofia personale che permetta di consolidare la propria certezza di controllare la Bestia.Tradizionalmente si pensa che questa filosofia debba essere legata profondamente alla natura umana ideale, non violenta e creatrice contro la nostra tendenza depredatrice e iconoclasta. E' invece possibile, seppure tramite sforzi notevoli, sostituire alla fallace speranza dell'Humanitas una propria filosofia. E' bene specificare comunque che tale filosofia deve necessariamente basarsi sul controllo della Bestia, e non su una semplice serie casuale di precetti. Deve essere qualcosa abbastanza forte da catalizzare la natura stessa del Cainita che la segue. Queste filosofie sono dette Sentieri, e non sono necessariamente più facili da seguire di quanto non lo fosse l'Humanitas. Si vocifera anche di Sentieri basati sulla sottomissione alla Bestia, ma non ho ancora avuto modo di verificarne l'esistenza e le basi. Ad ogni modo, ogni Sentiero ha una sua serie di principi filosofici e una gerarchia di peccati. Il Cainita deve, se intende raggiungere Golconda, seguire in ogni momento questi precetti, e stare attento a non violarli se non vuole avvicinarsi alla Bestia. Se tuttavia nel caso dell'Humanitas la caduta verso gli abissi bestiali una volta iniziata diventa come una discesa dalla pendenza sempre maggiore e sempre più inarrestabile, coi Sentieri è più facile recuperare la convinzione persa, supponendo che diversamente dall'Humanitas il Sentiero non neghi le necessità vampiriche.
Ora, se seguire un sentiero con un certo interesse può evitare o rallentare la caduta negli abissi della Bestia, raggiungere Golconda è invece una questione molto più difficile. Si richiede una totale devozione al Sentiero e la sua predicazione agli altri Cainiti. Bisogna cioè mostrare una totale concentrazione su quei valori, al punto che molti Cainiti che seguono i Sentieri vengono considerati dei fanatici religiosi. Questo è il prezzo di Golconda. Infatti il requisito principale per raggiungere Golconda è l'adesione totale al proprio Sentiero e la massima lontananza dalla Bestia.
Seconda necessità, in parte compresa nella prima, è quella di resistere con tutte le proprie forze agli impulsi della Bestia. Frenesia, Rotschreck e Sete devono essere dominati ad ogni costo. Per raggiungere Golconda è però necessario che in questo sforzo sia compreso il consumo della propria Volontà, per quanto ciò possa essere difficile, doloroso e pericoloso.
Quando tutto ciò sarà stato fatto, si manifesterà spontaneamente l'occasione per raggiungere Golconda. Per quanto ho ottenuto grazie alle mie ricerche, ritengo probabile che il Cainita alla ricerca di Golconda abbia una vita onirica molto più intensa che nel passato, in un crescendo che porta al cosiddetto Sospiro. Esso altro non è che una manifestazione onirica dello sforzo del Cainita per raggiungere l'agognata meta. Si sa ben poco su cosa avvenga, e le testimonianze sono molto scarse (vorrei segnalare la grave colpa dei figli di Saulot che rifiutano di condividere con altri Cainiti il segreto portandolo con loro nella Morte Definitiva, siano essi dannati!), ma sono dell'idea che sia una durissima prova per determinare se il Cainita è veramente disposto a sostenere il suo desiderio di controllo sulla Bestia fino all'estremo. Ciò che è sicuro, e mi è doloroso testimoniarlo perchè fui presente alla tragedia di un mio compagno di viaggio, è che non c'è ritorno dal Sospiro per coloro che falliscono.Chi non raggiunge Golconda sarà comunque liberato dal suo tormento attraverso la morte definitiva. Golconda è quindi un segreto molto pericoloso da raggiungere, ma credo che ciò che se ne ottiene sia un vantaggio talmente grande da giustificare qualsiasi sforzo e rischio.
Coloro che raggiungono Golconda non sono semplicemente liberi dalla Bestia, ne hanno anzi il pieno controllo. La Frenesia, il Rotschreck e la Sete non li tormentano più, anche se l'ultima riduce solo la sua intensità (il sangue si consuma solo una volta ogni sette giorni, invece che ogni notte). Il temutissimo Torpore diviene invece, già nelle ultime fasi della ricerca di Golconda, un breve riposo di un giorno. Il completo controllo della propria natura vampirica permette inoltre di superare i limiti imposti dalle Generazioni. Nessun vincolo è più posto allo sviluppo delle nostre Discipline, anche se la nostra possibilità di incamerare vitæ rimane immutata.
Un'ultima raccomandazione riguarda il mantenimento di questo stato. Golconda può essere raggiunta, ma è necessario impegnarsi per rimanervi. Ricordate pertanto di mantenere la più stretta osservanza del vostro Sentiero, a meno che non vogliate perdere tutti i poteri conquistati grazie ai vantaggi di Golconda.
Ora, Cainiti che state leggendo questo scritto, provate a pensare che immenso potere sia costituito da una simile situazione, e capirete come nulla possa mai essere più importante del raggiungimento di questa difficile meta mistica. Se inoltre vi siete mai soffermati a pensare che i nostri Anziani sono esseri la cui natura è immensamente più mistica della nostra, capirete facilmente che raggiungere Golconda potrebbe forse permetterci di avvicinarci maggiormente a questo tipo di natura. Inoltre sono certamente una notevole quantità le prerogative di cui non sono a conoscenza tramite le mie imperfette ricerche, quindi altre doti potrebbero nascondersi in questo stato mentale.
Sperando che questa mia ricerca vi sia utile nell'eterna ricerca di pace e autocontrollo, vi saluto nella speranza di poter raggiungere io stesso questo potere mistico.

Vostro in Caino,
Gregorio Varo
Settimo da Caino
Stirpe di Cappadocia

Post Scriptum : fate la massima attenzione a quegli stolti che si fanno chiamare Figli di Osiride. Essi rifiutano totalmente la loro natura vampirica, e ciò li porterà solo alla disgrazia e all'illusione. Il loro modo di perseguire l'Humanitas non ha niente a che fare con Golconda, anzi rifiuta la natura vampirica che noi dobbiamo a tutti i costi riuscire a accettare nella sua totalità per armonizzarla e dominarla. Se mai raggiungerete Golconda, costoro saranno i vostri più grandi nemici e non è da escludere che, nonostante le loro inutili e ipocrite prediche di Humanitas, decidano di distruggervi perchè insopportabili per le loro deboli e illuse menti.

Regole di Gioco per Golconda

OTTENIMENTO
· Aumento del Sentiero fino a 10.
· Almeno 15 Punti di Willpower spesi per dominare la Bestia dopo aver raggiunto 10 Punti Sentiero.
· Mantenimento totale e predicazione del proprio sentiero. Non basta evitare i Peccati.
· Una volta ottenuto Sentiero a 10, i tiri di Morale, anche se non fanno perdere Sentiero, rallentano comunque il cammino verso Golconda (ad esempio possono aumentare il numero di punti Willpower da spendere per controllare la Bestia).
· Una volta raggiunte tutte le condizioni precedenti, bisogna affrontare una sorta di viaggio onirico, in cui si proverà se il Vampiro è veramente degno di Golconda. Il fallimento nel Sospiro causa inevitabilmente la distruzione del Vampiro.

MANTENIMENTO
· Il Sentiero deve sempre rimanere almeno a 8.
· Continua adesione totale al Sentiero (in realtà nella pratica la non-adesione costringe a tiri su Morale).

EFFETTI
· Si consuma solo 1 Punto Sangue alla settimana, invece che ogni notte.
· Non si rischia più di andare in Frenesia o Rotschreck, e non è più necessario tirare Self-Control per frenare la Sete, anche con pochi Punti Sangue.
· Le Discipline possono essere sviluppate indipendentemente dai limiti di Generazione.
· Nel momento dell'ottenimento, il Vampiro può decidere se tornare allo stato Umano, perdendo ovviamente tutti i suoi poteri.

PERDITA
· Vengono persi tutti i vantaggi, e le Discipline sviluppate oltre i limiti di Generazione tornano nei limiti. Per riconquistarle, se si raggiunge Golconda nuovamente o si scende di Generazione, bisogna spendere di nuovo i punti esperienza come non si fossero mai spesi precedentemente.

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